Genetica della sordità

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Diagnosticare correttamente la causa specifica di una sordità nel bambino, può fornire importanti informazioni sulla prognosi della malattia. Dovrebbe essere raccolta la storia familiare di almeno tre generazione facendo attenzione anche ad altri parenti che presentano sordità.

Sordità genetiche

La sordità genetica può essere ereditata in modo autosomico dominante (22%), in modo autosomico recessivo (circa il (77%), o in modo recessivo legato all’ X (circa l’1%). Inoltre si possono verificare difetti mitocondriali con perdita uditiva (meno dell’ 1% dei casi).[ Declau F 2008]

Sono state descritte oltre 400 sindromi genetiche  di cui la perdita della capacità uditiva rappresenta soltanto una caratteristica.

Studi genetici recenti hanno dimostrato che l'80% circa delle sordità genetichesono forme non-sindromiche, presentandosi cioè isolate, senza altre patologiecollegate, trasmesse con modalità autosomica  recessiva,sono di solito gravi-profonde e stabili nel tempo.[Schrijver I. 2004] [Kelsell DP 1997]

I bambini che presentano questa anomalia genetica alla nascita, non presentando nessun’altra patologia associata, non vengono identificati dai registri di rischio audiologico.

Si è calcolato che vi siano oltre 100 geni coinvolti nel danno dell’apparato uditivodi tipo non sindromico.

Ricerche genetiche hanno dimostrato che una variante del gene della connessina 26 è risultato responsabile di una gran parte di sordità in questo gruppodi patologie. [Scott DA 1998] [Van Camp G 1997]

Le mutazioni della connessina 26, sono state riscontrate in circa il 49% dei pazienti affetti da sordità non sindromica e nel 37% deicasi sporadici.[Kelley PM 1998]

Le più studiate sono quelle relative alle mutazioni nei geni che codificano per le connessine (CX) 26 e 30 rispettivamente GJB2 e GJB6 [Gasparini P 2000]

Il gene connessina 26 (Cx26), indicato anche con la sigla GJB2, (Gap-Junction Protein Beta 2), è il responsabile di circa l'80% dei casi di sordità autosomica recessiva.

Le connexine sono proteine presenti sia nell’uomo che nei mammiferi,  sono necessarie per gli  scambi intercellulari attraverso i canali giunzionali, che collegano due cellule adiacenti.

La mancata sintesi delle connessine determinerebbe ipoacusia da intossicazione da K dell’organo del Corti per mancato riassorbimento di ioni K+ dalle sinapsi alla base delle cellule ciliate.

L'analisi molecolare del gene connessina 26 può essere molto utile per diagnosticare una sordità congenita ereditaria.

Una quota inferiore di ipoacusie ereditarie non sindromiche (15% in età preverbale) è trasmessa con modalità autosomica dominante. La loro caratteristica è l’andamento progressivo nel tempo. Rappresentano un difficile riconoscimento alla nascita, anche se  tuttavia generalmente causano una ipoacusia meno grave delle forme recessive.

Infine una piccola quota di forme di sordità ereditarie non sindromiche (2-3%) viene trasmessa con modalità  “X-linked” o associate a mutazione del DNA mitocondriale [Martini A. 2014] [Martini A. 2006] [Simon Angeli 2012]

Sordità sindromiche

La sordità sindromica, rappresenta il restante 20% della sordità congenita, in cui alla sordità si associano altri disturbi caratteristici. Delle oltre 400 sindromi in cui la sordità è una caratteristica riconosciuta, la sindrome di Usher, la sindrome di Pendred, e la sindrome di Jervell e Lange-Nielsen sono le sindromi più frequenti.

Nella maggior parte dei casi, è presente un eredità mendeliana.

La sindrome Pendred è la forma più comune di sordità sindromica.Si riscontra gozzo non endemico, determinato da un difetto enzimatico nella sintesi della tiroxina, associato a ipoacusia neurosensoriale bilaterale, di solito profonda e bilaterale, ma non sempre presente alla nascita, con esordio durante l'infanzia e la prima infanzia, con carattere progresso.[Johnsen T et al. 1987]

La sindrome di Alport è una frequente malattia congenita delle membrane basali, è caratterizzata da una sordità neurosensoriale progressiva, disturbi visivi e insufficienza renale  la  trasmissione è legata all'X.

La sindrome di Waardenburg può causare la sordità bilaterale o unilaterale di gravità variabile, presente  solo nel 20-50% degli individui. Si associano  anomalie della pigmentazione e sintomi gastrointestinali.

L’associazione di disturbi uditivi e e anomalie cranio facciali determina quadri particolari, in cui la sordità risulta di tipo misto o trasmissivo e si associa ad alterazioni cranio-facciali e anomalie dell’orecchio esterno e medio.  Le più frequenti sono la Brachio-Oto-Renale,  la Treacher-Collins, la Goldenhar,[Crysdale WE 1981]

La sindrome Brachio-Oto-Renale (BOR) è caratterizzata da anomalie degli archi branchiali (fistole e cisti branchiali), difetti uditivi (malformazioni dei padiglioni auricolari, sordità di conduzione o neurosensoriale) e anomalie renali. La prevalenza è 1/40.000. viene trasmessa con modalità autosomica dominante.

La Sindrome di Treacher Collins, o sindrome di Franceschetti, è  caratterizzata da coloboma, micrognazia, microtia, ipoplasia delle osso zigomatiche,anomalie nella catena degli ossicini con sordità di trasmissione.

La sindrome di Goldenhar è caratterizzata da microtia disostosi otomandibolare, cisti oculari e anomalie della colonna vertebrale. I difetti uditivi si riscontrano nel 65% dei casi. L'incidenza è di circa 1 su 45.000.Nel 65% dei casi è presente ipoacusia trasmissiva.

L’associazione di disturbi uditivi e visivi determina quadri particolarmente gravi e invalidanti. Le quattro sindromi più importanti sono: la Usher,la Alstrom,la Cockayne, la Refsum, tutte forme ereditarie a trasmissione autosomica recessiva.

In particolare nella sindrome di Usher, presente nel 3 - 15% dei bambini sordi profondi, èpresente una sordità profonda neurosensoriale e una retinite pigmentosa.

Si distinguono 3 forme.

Usher Tipo 1 colpisce circa il 40% di tutti gli individui affetti daUsher, vi è una profonda perdita dell'udito congenita e un esordio relativamente precoce di retinite pigmentosa, spesso durante la prima decade di vita.

Usher tipo 2 colpisce circa il  57% dei soggetti affetti da Usher, comporta una meno grave perdita di udito e un esordio più tardivo di retinite pigmentosa.

Usher tipo 3, colpisce circa il 3%, dei soggetti affetti da Usher  ha un gravità variabile di perdita di udito che può essere progressiva.

Nella sindrome di Jervelle Lange-Nielsen, autosomica recessiva, la sordità è grave  e associata a malattie della conduzione cardiaca, con allungamento dell’intervallo Q-T e attacchi sincopali. [Jervell A, 1957]  [Friedmann I 1966]