Progetto Vertigini

Network di Ricerca Biomedica

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Progetto di ricerca Vertigini e Instabilità

La Vertigine è un sintomo in una vasta gamma di disturbi.

La forma più frequente di vertigine è rappresentata dalla Vertigine  parossistica posizionale benigna (VPPB) 
Recenti studi hanno fornito nuove scoperte sul corso naturale e il  trattamento specifico delle vertigine parossistica posizionale benigna VPPB.

La VPPB  è un disturbo dell'orecchio interno caratterizzata da episodi di vertigine innescati dai cambiamenti di posizione della testa.

Si ritiene che la  VPPB è causata dalla presenza di detriti  endolinfatici (otoliti) in uno o più canali semicircolari.

La presenza di detriti nel canale semicircolare posteriore è stata dimostrata direttamente (Welling DB, Laryngoscope. 1997)


La prevalenza della VPPB nella popolazione è stimata nel 2,4%. (Von Brevern M, 2007) 

La diagnosi di vertigine parossistica posizionale benigna è basata dalla storia clinica del paziente, dalla presenza di vertigine episodica con i cambiamenti nella posizione della testa e dalla presenza di nistagmo caratteristico provocato dal test Dix-Hallpike secondo una linea guida della American Academy of Otolaryngology-Head and NeckSurgery. 
Nonostante la sua prognosi favorevole, VPPB non è una condizione del tutto benigna, soprattutto negli anziani, nei quali è spesso non riconosciuta e può portare a cadute accidentali  con gravi conseguenze traumatiche.

TEST DIAGNOSTICI

Stimolazioni termiche

I test termici utilizzano uno stimolo non fisiologico (acqua o aria) per indurre un gradiente termico fra i due lati del canale semicircolare orizzontale e determinare un flusso endolinfatico.

Le stimolazioni termiche costituiscono le tecniche di studio più diffuse dell'apparato vestibolare. Rappresentano l'unico metodo per valutare separatamente ciascun emisistema vestibolare.

Ciascun orecchio viene stimolato con acqua calda (44°) e fredda (30°), lo stimolo termico induce l'eccitazione o l'inibizione dell'attività del canale semicircolare orizzontale con conseguente ny che presenta variazioni caratteristiche in funzione del tempo: le scosse aumentano progressivamente d'ampiezza, frequenza e velocità angolare della fase lenta (VAFL) fino a raggiungere il massimo della risposta (culmination) e della stabilità (stiffness) fra 60" e 90" dall'inizio dell'irrigazione, per poi lentamente diminuire fino alla scomparsa totale.

Il parametro più importante della risposta è la VAFL in quanto indice più sensibile del grado di deflessione della cupola del canale orizzontale.

I test calorici costituiscono inoltre una stimolazione a bassa frequenza dell'apparato vestibolare poiché determinano una deviazione lenta della cupola dalla sua posizione di riposo assimilabile a quella indotta da una rotazione della testa della frequenza di 0.03 Hz, mentre l'apparato vestibolare risponde a frequenze di rotazione comprese fra 0.01e 8 Hz, con un massimo di risposta fra 4 e 5 Hz.

Stimolazioni rotatorie

Questi test utilizzano uno stimolo fisiologico (rotazione della testa) per stimolare contemporaneamente entrambi i labirinti.

Utilizzano uno stimolo fisiologico rappresentato da movimenti rotatori del capo che agiscono simultaneamente sui due labirinti, stimolandone uno e inibendo nello stesso tempo l'altro. Questo è anche un limite della metodica in quanto non consente di studiare separatamente ciascun emisistema vestibolare.

Le stimolazioni rotatorie consentono di stabilire una relazione precisa fra lo stimolo e la risposta poiché non dipendono dalle condizioni anatomiche dell'orecchio medio e dell'osso temporale. In tal modo presentano minori variazioni interindividuali rispetto alle stimolazioni termiche e, di conseguenza, hanno un range di normalità ridotto.

Infine consentono di variare i parametri dello stimolo esplorando lo stato funzionale del sistema vestibolare a diverse frequenze di rotazione della testa.

I test rotatori più diffusi utilizzano un'accelerazione impulsiva o un'accelerazione sinusoidale, ognuno dei quali fornisce diverse informazioni e possiede alcuni vantaggi e svantaggi.

 

 TERAPIA

Manovre liberatorie


Le manovre di riposizionamento effettuate da un Audiologo esperto, rappresentano il trattamento ideale ed efficace  di queste forme di vertigine.

Anche se le manovre di riposizionamento migliorano notevolmente la vertigine, alcuni pazienti si lamentano di vertigini residua.

L'obiettivo del progetto di ricerca Vertigini e Instabilità è quello di  valutare l'incidenza e le caratteristiche delle vertigini che perdurano dopo manovre di riposizionamento eseguite correttamente, analizzare i fattori clinici associati e l' instabilità residua.